Fatturazione elettronica: i primi dati parlano di una impennata del trend

I numeri delle aziende che hanno inviato dati al Sistema di Interscambio

Compresi i benefici della fatturazione elettronica, è interessante vedere cosa è successo durante il primo mese di operatività. Dal 1° gennaio 2019 sono state 2,06 milioni le aziende che hanno inviato al Sistema di Interscambio almeno una fattura e 3 milioni quelle che hanno delegato tale compito a terzi. Su un totale di 5,5 milioni di aziende, ben 3,5 (il 30% del totale) hanno registrato l'indirizzo telematico. Complessivamente sono 183 milioni i file inviati e di questi appena il 4,44% è stato scartato per errori di compilazione. Le Regioni che hanno inviato più fatture? In testa alla classifica Lombardia e Lazio a cui ha fatto seguito l'Emilia Romagna. Nell'Italia centrale i numeri maggiori hanno interessato la Toscana, seguita dalla Regione Marche e dall'Umbria, mentre in Meridione le migliori performance sono state quelle della Campania seguita da Sicilia e Puglia.

I settori più interessati all'e-fattura

Il campione di 183 milioni di fatture mostra che il settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio/riparazione di autoveicoli e motocicli è quello più interessato all'invio delle fatture elettroniche. Esso rappresenta circa il 28% del totale. Il 20% delle fatture è stato inviato da fornitori di gas ed energia elettrica e il 19% da servizi dell'informazione. Non mancano altri operatori tra cui le aziende manifatturiere (10%) e le attività di noleggio, viaggi e servizi per le imprese (5%). Trasporto e magazzinaggio hanno avuto un volume di invii pari al 4%, mentre arrivano al 3% le attività tecniche e al 2% le costruzione. Il 9% degli invii riguarda, invece, attività raggruppate come "Altro". (Fonte: Agenzia delle Entrate).

Alcune criticità riscontrate

La fatturazione elettronica conferma un deciso incremento dovuto ai vantaggi dello strumento, punto di forza sottolineato dall'esiguità delle fatture scartate prevalentemente per sbagli formali. Non sono comunque mancate le criticità legate a motivi vari tra cui le dimensioni del file, il cui limite di 5 mega si è rivelato troppo basso, gli errori bloccanti riscontrati da imprenditori che hanno operato con soggetti esteri e il ricevimento di file-fattura non destinati all'azienda. Di questi ed altri problemi ne hanno risentito soprattutto le PMI meno strutturate e sprovviste di strumenti adeguati.

Un software competitivo

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