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Il codice sulla crisi di impresa: indicatori per la valutazione dello stato di crisi

I sistemi di allerta come aiuto all'impresa

Il nuovo Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza approvato con il D.L. n. 14 del 12 gennaio 2019, emanato in attuazione alla Legge 19 ottobre 2017, n. 155, rivede completamente l'impianto normativo a cui le aziende hanno fatto riferimento fino ad oggi, semplificando le procedure ma soprattutto introducendo sistemi di allerta per segnalare l'insorgenza di eventuali crisi aziendali. Il fine è evitare il fallimento utilizzando sistemi di rilevazione tempestivi e valutando gli indicatori in modo da permettere alle aziende in difficoltà di ristrutturarsi.

Gli strumenti per rilevare l'insorgenza della crisi

Il nuovo codice sottolinea l'importanza della rilevazione dello stato di crisi dell'impresa e del fatto che gli indicatori debbano essere controllati e verificati da amministratori, sindaci e revisori i quali, in caso sia in atto un processo degenerativo, provvederanno a segnalarlo e ad adottare strategie per superarlo. Per capire quali sono gli indicatori che consentono di intercettare la situazione di crisi, bisogna fare riferimento all'art. 13 del nuovo codice sulla crisi d'impresa che stabilisce che lo stato di crisi aziendale si basa su "squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario".

Gli indicatori delle situazioni di squilibrio: su cosa si basano

L'emersione anticipata della crisi consente all'impresa di ristrutturarsi in una fase precoce e di evitare l'insolvenza. Le situazioni di squilibri reddituali, patrimoniali e finanziari sono rese evidenti da indici che comprendono sia l'incapacità dell'impresa di sostenere debiti per i sei mesi successivi che la prospettiva di avere una continuità aziendale per quanto riguarda l'esercizio in corso (nel caso la valutazione avvenga in un periodo inferiore ai sei mesi di esercizio, per i successivi sei mesi). Sono considerati significativi di crisi d'impresa gli indicatori che misurano l'indebitamento rapportato ai flussi di cassa e la presenza di significativi ritardi nei pagamenti. Per questo secondo punto si devono considerare:

  • se sono presenti debiti per retribuzioni, scaduti da più di 60 giorni, che ammontano a oltre la metà del complessivo mensile delle retribuzioni;
  • se sono presenti debiti, scaduti da più di 120 giorni, verso i fornitori. In questo caso l'ammontare deve essere maggiore di quello che riguarda i debiti non scaduti.

Servizi professionali irrinunciabili

Il CNDCEC è stato individuato dal legislatore come l'organo che elaborerà con cadenza triennale gli indicatori compresi nell'art. 13 ma anche indici specifici per start-up, imprese innovative e aziende costituite da meno di due anni. Le imprese devono dotarsi di sistemi di controllo gestionali non solo perché si tratta di un obbligo di legge ma soprattutto perché ne beneficia la solidità dell'impresa stessa che potrà ricorrere a strategie migliorative in caso si ravvedano segnali di crisi. Zucchetti rende disponibile il servizio Digital CFO, atto a garantire controllo e pianificazione finanziaria. Con questo servizio è possibile ottenere l'analisi finanziaria dell'impresa e rilevare, in tempo reale, la presenza di eventuali anomalie da correggere.